LiDAR – Light Detection and Ranging: una panoramica tecnica

LiDAR – Light Detection and Ranging: una panoramica tecnica

Oggi ti spiego come funziona il LiDAR, una tecnologia che uso spesso per misurare distanze e creare mappe 3D precise. LiDAR sta per Light Detection and Ranging, ed è un sistema che usa la luce, in particolare laser, per rilevare oggetti e misurare distanze. In questo post vedremo come funziona, quali sono i componenti principali e alcuni esempi pratici per capire meglio.

Cos’è il LiDAR e come funziona?

Immagina di lanciare un raggio laser verso un oggetto. Il LiDAR fa proprio questo: invia impulsi di luce laser verso la superficie da misurare e poi aspetta che questi impulsi tornino indietro dopo aver colpito l’oggetto. Misurando il tempo che impiega la luce ad andare e tornare, il sistema calcola la distanza precisa tra il dispositivo e l’oggetto.

Quindi, in pratica, è come se il LiDAR chiedesse “Quanto sei lontano?” e l’oggetto rispondesse “Ecco la mia distanza, guardami riflesso!”

Componenti principali del sistema LiDAR

  • Laser: Emittente di impulsi di luce molto veloci e precisi.
  • Ricevitore: Rileva la luce riflessa e misura il tempo di volo (time of flight).
  • Scanner: Muove il laser per coprire un’area più ampia, creando una mappa 3D.
  • Unità di elaborazione dati: Calcola le distanze e costruisce la nuvola di punti 3D.

Perché il tempo di volo è così importante?

Ti faccio un esempio tecnico: il laser impiega solo pochi nanosecondi per raggiungere l’oggetto e tornare indietro, ma con un calcolo preciso del tempo, il LiDAR riesce a misurare distanze con un’accuratezza di pochi centimetri o anche millimetri. Se usiamo la formula base:
LiDAR – Light Detection and Ranging: una panoramica tecnica
Dividiamo per 2 perché la luce fa il percorso andata e ritorno, quindi dobbiamo considerare solo la metà per trovare la distanza reale.

Applicazioni pratiche di LiDAR

Ora ti racconto dove si usa il LiDAR in modo tecnico e pratico:

  1. Automobili a guida autonoma: Le auto usano LiDAR per “vedere” l’ambiente intorno, identificare ostacoli, pedoni e altre vetture in tempo reale.
  2. Topografia e mappatura: Usano LiDAR per creare mappe precise del terreno, anche in aree difficili da raggiungere, come foreste dense o terreni accidentati.
  3. Robotica: I robot usano LiDAR per navigare autonomamente, evitando ostacoli e creando mappe degli ambienti interni.
  4. Archeologia: Per scoprire strutture nascoste sotto la vegetazione o il terreno senza scavi invasivi.

Ti faccio un esempio pratico di come funziona su un’auto: il LiDAR ruota a 360° e invia migliaia di impulsi laser ogni secondo, creando una nuvola di punti che rappresenta tutto ciò che circonda l’auto. Questo permette al sistema di capire esattamente dove si trova e cosa c’è intorno.

Tipi di LiDAR

Non tutti i LiDAR sono uguali. Ci sono due tipi principali:

  • LiDAR a scansione meccanica: Usa specchi rotanti o meccanismi per muovere il laser.
  • LiDAR a stato solido: Non ha parti mobili, usa array di laser fissi, è più compatto e resistente.

Ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi: i meccanici sono più precisi ma più ingombranti e costosi; quelli a stato solido sono più piccoli, più economici e stanno diventando la scelta principale per veicoli e droni.

Quando si parla di precisione, spesso si fa riferimento alla risoluzione angolare e alla frequenza di impulsi, cioè quanto “fitto” è il reticolo di punti e quanto velocemente vengono emessi i segnali.

Per esempio, un LiDAR con alta risoluzione angolare può distinguere due oggetti molto vicini tra loro, come un palo e un segnale stradale.

In più, la tecnologia LiDAR si integra con altre, come le camere RGB e il GPS, per fornire dati più completi e accurati nelle applicazioni reali.

Domani vedremo come combinare LiDAR e tecniche di machine learning per migliorare il riconoscimento degli oggetti nelle auto autonome e in robotica. Restiamo sintonizzati!