MCCB – Interruttore automatico a bassa tensione

MCCB – Interruttore automatico a bassa tensione (Molded Case Circuit Breaker)

Oggi voglio parlarti di un componente fondamentale negli impianti elettrici industriali e civili: l’MCCB, cioè il Molded Case Circuit Breaker. Se lavori con l’elettronica o l’elettrotecnica, sai quanto sia importante proteggere i circuiti da sovraccarichi e cortocircuiti. In questo post vediamo cos’è un MCCB, come funziona, e qualche esempio pratico per chiarire bene i concetti.

Cos’è un MCCB?

L’MCCB è un dispositivo di protezione che interrompe automaticamente il flusso di corrente quando rileva condizioni anomale come sovraccarichi o cortocircuiti. Si chiama “Molded Case” perché la sua struttura è realizzata in un materiale isolante stampato, che rende il dispositivo robusto e sicuro. L’MCCB può gestire correnti più alte rispetto a un interruttore automatico standard (MCB), arrivando anche a diverse centinaia di ampere.

Come funziona un MCCB?

  1. Rilevamento del sovraccarico: L’MCCB usa una bi-metallo che si riscalda e si piega quando la corrente supera il valore nominale per un tempo prolungato. Questo meccanismo apre il circuito e interrompe la corrente.
  2. Rilevamento del cortocircuito: Per il cortocircuito, l’MCCB ha una bobina elettromagnetica che genera un campo magnetico forte abbastanza da scattare immediatamente, staccando il circuito senza aspettare il surriscaldamento.
  3. Riarmo: Dopo l’intervento, puoi riarmare manualmente l’MCCB per ripristinare il flusso di corrente.

Se vuoi un esempio tecnico, pensa a un motore industriale da 15 kW collegato tramite un MCCB da 40 A. Se il motore si blocca e assorbe una corrente molto alta, l’MCCB scatta, proteggendo il motore e la linea da danni gravi.

Perché usare l’MCCB?

  • Gestisce correnti elevate, molto di più di un semplice MCB.
  • Protegge sia da sovraccarichi lenti sia da cortocircuiti istantanei.
  • Facile da riarmare e riutilizzare senza dover sostituire il dispositivo.
  • Disponibile con funzioni aggiuntive come il blocco manuale, segnalazioni e regolazioni di corrente.

Tipi di MCCB

Ci sono diversi tipi di MCCB a seconda della capacità di interruzione e della curva di intervento:

  • Tipo B: Interviene rapidamente su sovraccarichi lievi, usato spesso in applicazioni domestiche o commerciali leggere.
  • Tipo C: Interviene con una certa tolleranza, usato per carichi resistivi e motori piccoli.
  • Tipo D: Interviene più lentamente, usato per motori con alte correnti di spunto.

Caratteristiche tecniche principali

MCCB – Interruttore automatico a bassa tensione
Ora, una cosa che spesso non si considera è l’importanza della taratura corretta dell’MCCB. Se scegli un dispositivo troppo sensibile, rischi falsi scatti e blocchi continui. Se invece scegli un MCCB con corrente troppo alta, non proteggerai adeguatamente il circuito. Per esempio, se usi un MCCB da 63 A su un circuito con cavi da 25 A, potresti danneggiare il cavo in caso di sovraccarico senza che l’interruttore intervenga.

Inoltre, i moderni MCCB possono integrare funzioni elettroniche come la protezione differenziale, il monitoraggio remoto tramite comunicazioni digitali, e la regolazione via software, che rendono l’installazione e la manutenzione più smart e sicura.

Se vuoi approfondire, ti consiglio di considerare anche come si integrano gli MCCB in sistemi di automazione industriale e i protocolli di comunicazione usati per monitorarli da remoto, per esempio Modbus o Profibus.

Domani vedremo come funzionano i relè termici e magnetotermici, strumenti complementari all’MCCB per la protezione dei motori elettrici e delle linee.