MHz – Megahertz

MHz – Megahertz

Il MHz, o Megahertz, è un’unità di misura della frequenza, equivalente a un milione di cicli al secondo. Nel mondo dell’elettronica, il termine è onnipresente: dalle comunicazioni radio alle CPU dei computer. In parole semplici, quando diciamo che un segnale ha una frequenza di 100 MHz, significa che quel segnale completa 100 milioni di cicli ogni secondo.

Oggi voglio portarti dentro questo concetto e vedere dove e come lo usiamo davvero. In questo post andremo a capire come il Megahertz sia diventato uno standard tecnico fondamentale.

Dove si usa il MHz

  • Trasmissioni radio FM (di solito tra 88 e 108 MHz)
  • Microprocessori e clock interni (es. CPU a 3.5 GHz = 3500 MHz)
  • Moduli Wi-Fi e Bluetooth
  • Sistemi radar e sonar
  • Oscillatori a cristallo in circuiti digitali

Relazione tra Hz, kHz, MHz e GHz

MHz – Megahertz

Esempio tecnico pratico

Immagina di progettare un ricevitore radio FM. Sai che deve operare tra 88 MHz e 108 MHz. Per captare queste frequenze, dovrai usare un oscillatore locale che generi frequenze nella stessa gamma. Se stai usando un mixer, la frequenza dell’oscillatore e quella del segnale in ingresso verranno sommate o sottratte per ottenere una frequenza intermedia (IF), tipicamente 10.7 MHz.

Questo significa che se vuoi sintonizzarti su una stazione a 100 MHz, il tuo oscillatore deve generare 110.7 MHz o 89.3 MHz a seconda dell’architettura del tuo ricevitore. Come puoi vedere, il MHz non è solo una misura astratta, ma parte integrante del design di sistemi elettronici reali.

Importanza del MHz nelle CPU

Nel mondo dei microprocessori, il valore in MHz rappresenta la frequenza di clock. Un processore che lavora a 3200 MHz (3.2 GHz) può, teoricamente, eseguire 3.2 miliardi di cicli al secondo. Ma attenzione: un numero più alto non significa sempre prestazioni migliori. Dipende anche dalla microarchitettura interna, pipeline, e parallelismo. Però come indicatore generale di velocità, il MHz è stato per decenni il punto di riferimento, specie in elettronica embedded e sistemi realtime.

Analisi nel dominio della frequenza

Spesso lavoriamo con segnali che cambiano nel tempo, ma in elettronica digitale e analogica moderna, è cruciale analizzare tutto anche nel dominio della frequenza. Se stai usando un analizzatore di spettro, vedrai segnali visualizzati con l’asse delle frequenze in MHz. Questo ti permette di identificare facilmente disturbi, bande occupate, interferenze e così via.

E quando progetti un filtro passa-banda, specifichi la banda passante in MHz. Ad esempio, un filtro da 450-470 MHz è utile per trasmissioni radio UHF. Ti accorgi subito quanto è naturale pensare in MHz una volta che lavori davvero con frequenze alte.

Inoltre, in applicazioni SDR (Software Defined Radio), i campioni vengono spesso digitalizzati a una certa frequenza di campionamento in MHz. Ad esempio, 2.4 MHz di sample rate copre una banda utile di 2.4 MHz del segnale ricevuto. Ecco un punto dove il MHz torna a giocare un ruolo importante anche in digitale.

Domani andremo a scoprire cosa significa kHz – Kilohertz e vedremo come lavora insieme al MHz in sistemi misti analogico-digitali.