PIR Sensor – Sensore Infrarosso Passivo (PIR)

PIR Sensor – Sensore Infrarosso Passivo (PIR)

Oggi ti spiego cos’è un PIR Sensor e come funziona. PIR sta per “Passive Infrared Sensor”, ovvero un sensore che rileva la radiazione infrarossa emessa dagli oggetti caldi, come il corpo umano. In pratica, non emette niente, ma “ascolta” le variazioni di calore nell’ambiente.

Come funziona un PIR Sensor?

Il PIR usa un cristallo piroelettrico che reagisce ai cambiamenti di radiazione infrarossa. Quando una persona o un animale si muove davanti al sensore, la quantità di radiazione IR cambia, e il sensore lo rileva. Ti dico subito che questo sensore è ottimo per sistemi di sicurezza, automazioni e controllo luci.

Componenti principali di un PIR

  • Elemento piroelettrico: rileva la radiazione infrarossa.
  • Lente di Fresnel: focalizza la radiazione sul cristallo, aumentando la sensibilità.
  • Elettronica di amplificazione: trasforma il segnale debole in un’uscita utilizzabile.
  • Uscita digitale: indica quando il movimento viene rilevato.

Perché si chiama “passivo”?

Il termine “passivo” è perché il sensore non emette radiazioni o segnali, semplicemente rileva l’energia termica già presente. Non c’è una fonte interna di energia che manda segnali attivi, a differenza di un radar o un sensore a microonde.

Come si usa un PIR nella pratica? – Esempio tecnico

Ti faccio un esempio: immagina di voler accendere una luce automatica quando entri in una stanza. Colleghi il PIR a un microcontrollore come Arduino. Quando il PIR rileva movimento, manda un segnale HIGH al microcontrollore, che a sua volta attiva un relè per accendere la luce.
PIR Sensor – Sensore Infrarosso Passivo (PIR)
Se vuoi provarlo, collega il VCC e il GND correttamente, e leggi il pin OUT con Arduino. Quando passi davanti al sensore, vedrai il segnale cambiare da LOW a HIGH.

Vantaggi e limiti del PIR Sensor

  • Vantaggi: basso consumo, prezzo economico, semplice da integrare.
  • Limiti: non distingue oggetti fermi, può avere falsi positivi causati da fonti di calore come sole o animali.

Un consiglio che ti do: se vuoi ridurre i falsi allarmi, puoi usare il PIR insieme a un sensore a microonde o a una videocamera per una verifica incrociata.

Una cosa importante da capire è che il PIR non fornisce informazioni precise sulla distanza o la velocità, ma solo la presenza e il movimento di qualcosa che emette calore.

Se ti interessa, possiamo anche parlare di come ottimizzare l’angolo di rilevazione del PIR usando diverse lenti o come si può integrare in sistemi di domotica più complessi per il controllo intelligente degli ambienti.

Domani scopriremo come funziona un sensore a ultrasuoni e come si può combinare con il PIR per creare sistemi di rilevazione più affidabili. Restiamo sul pezzo!