SWR – Standing Wave Ratio

SWR – Standing Wave Ratio

Oggi voglio parlarti di un argomento molto importante nel campo delle radiofrequenze e delle telecomunicazioni: lo SWR, ovvero Standing Wave Ratio. Se ti sei mai chiesto come si misura l’efficienza del trasferimento di potenza tra un trasmettitore e un’antenna, qui trovi la risposta. In questo articolo andremo a fondo sul significato di SWR, come si calcola, perché è fondamentale e ti farò vedere qualche esempio tecnico per chiarire ogni dubbio.

Cos’è lo Standing Wave Ratio?

Lo SWR è un parametro che indica il rapporto tra l’ampiezza delle onde stazionarie che si formano lungo una linea di trasmissione a causa di disadattamenti di impedenza tra il trasmettitore e l’antenna. In parole più semplici, ti dice quanto bene l’energia che esce dal trasmettitore viene trasferita all’antenna senza tornare indietro sotto forma di onde riflesse.

Un SWR ideale è pari a 1:1, cioè tutta l’energia passa senza riflessioni. Un valore più alto significa che parte dell’energia viene riflessa, creando onde stazionarie che possono danneggiare il trasmettitore o ridurre l’efficienza del sistema.

Come si forma un’onda stazionaria?

Immagina di mandare un segnale RF lungo un cavo coassiale verso un’antenna. Se l’antenna ha un’impedenza diversa da quella del cavo (tipicamente 50 ohm), una parte del segnale viene riflessa indietro verso il trasmettitore. Queste onde che si muovono avanti e indietro si sommano creando onde stazionarie, con punti di massimo (ventri) e minimo (nodi) di tensione lungo il cavo.

Formula e calcolo dello SWR

Lo SWR si calcola con questa formula:
SWR – Standing Wave Ratio
dove Vmax è il valore massimo della tensione lungo il cavo e Vmin il valore minimo.

In alternativa, si può calcolare lo SWR conoscendo il coefficiente di riflessione (Γ):

Formula
SWR = (1 + |Γ|) / (1 – |Γ|)

dove il coefficiente di riflessione Γ è dato da:

Formula
Γ = (ZL – Z0) / (ZL + Z0)

Qui, ZL è l’impedenza dell’antenna e Z0 quella della linea di trasmissione (solitamente 50 Ω).

Esempio pratico: calcolo dello SWR

Supponiamo che tu abbia un’antenna con impedenza ZL = 75 Ω collegata a un cavo da 50 Ω. Calcoliamo il coefficiente di riflessione Γ:

  • Γ = (75 – 50) / (75 + 50) = 25 / 125 = 0,2

Ora lo SWR sarà:

  • SWR = (1 + 0,2) / (1 – 0,2) = 1,2 / 0,8 = 1,5

Un valore di 1,5 indica una discreta corrispondenza, ma non perfetta. In genere si cerca di avere SWR più vicino a 1 per massimizzare l’efficienza e proteggere l’apparato.

Perché devi tenere d’occhio lo SWR?

Ti dico come la penso: se lavori con sistemi RF, ignorare lo SWR può causarti problemi seri. Un valore alto di SWR significa che parte dell’energia viene riflessa e non trasferita all’antenna. Questa energia riflessa torna indietro e può surriscaldare o danneggiare il trasmettitore. Inoltre, l’efficienza del segnale diminuisce, riducendo la portata e la qualità della comunicazione.

Per questo, in molti sistemi sono installati dispositivi chiamati “circulatori” o “isolatori” per proteggere l’apparato dalle riflessioni, e si usano misuratori di SWR per controllare che tutto funzioni correttamente.

Come si misura lo SWR?

La misura dello SWR può essere fatta con un apposito strumento chiamato misuratore di ROE (Rapporto Onde Stazionarie). Lo strumento si collega tra trasmettitore e antenna e indica il valore di SWR in tempo reale.

In alternativa, alcuni analizzatori di spettro o vettoriali moderni permettono di misurare con grande precisione l’impedenza e quindi calcolare lo SWR e altri parametri fondamentali.

In sintesi, il valore SWR è un indicatore essenziale per chi lavora con radio, trasmettitori, antenne e linee di trasmissione. Controllarlo regolarmente ti assicura un sistema efficiente, sicuro e duraturo.

Domani ti porterò a scoprire come funziona il matching di impedenza, una tecnica fondamentale per ottimizzare il trasferimento di potenza tra il trasmettitore e l’antenna e abbassare lo SWR. Sarà un approfondimento interessante, non mancare!